Gli Aranci appartengono alla famiglia delle Rutacee, di cui fanno parte anche il limone, il pompelmo e il mandarino.
Si ritiene, in base agli studi più recenti, che questa pianta sia originaria dell’area sud-orientale dell’Asia.
La sua coltivazione veniva praticata in Cina già nell’epoca preistorica.
Alcuni semi di Aranci sono stati infatti ritrovati in scavi archeologici effettuati in Manciuria, tra costruzioni del 3000 a.C.
Le prime notizie storiche relative alla coltivazione degli Aranci in tale regione risalgono al 2200 a.C.
L’introduzione di questa pianta nell’area mediterranea è avvenuta, per opera degli Arabi, nel corso del III secolo d.C.
L’Italia è il principale Paese d’Europa che produce arance destinate al consumo diretto, seguita dalla Grecia e dalla Spagna.
In altri Paesi, come la Francia, la produzione viene destinata all’industria delle marmellate, delle confetture e della frutta sciroppata.
La coltivazione degli Aranci è praticata negli orti familiari di diverse regioni dell’Italia meridionale.
Quella specializzata è invece molto circoscritta: circa i 2/3 delle arance vendute sul mercato italiano provengono infatti dalla Sicilia.
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