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𝐀𝐥𝐛𝐢𝐜𝐨𝐜𝐜𝐨

Aggiornamento: 7 lug 2023

𝘓'𝘢𝘭𝘣𝘪𝘤𝘰𝘤𝘤𝘰 𝘦̀ 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘪𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘰𝘳𝘪𝘨𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘊𝘪𝘯𝘢 𝘯𝘰𝘳𝘥𝘰𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢. 𝘓𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘥𝘪 5000 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢.


𝘋𝘢 𝘭𝘪̀ 𝘴𝘪 𝘦𝘴𝘵𝘦𝘴𝘦 𝘭𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘰𝘷𝘦𝘴𝘵 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘭'𝘈𝘴𝘪𝘢 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘥 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘈𝘳𝘮𝘦𝘯𝘪𝘢 (𝘥𝘢 𝘤𝘶𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘮𝘦, 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘰𝘨𝘨𝘪 𝘪𝘯 𝘓𝘪𝘨𝘶𝘳𝘪𝘢 𝘷𝘦𝘯𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰 "𝘢𝘳𝘮𝘶𝘨𝘯𝘪𝘯", 𝘪𝘯 𝘓𝘰𝘮𝘣𝘢𝘳𝘥𝘪𝘢 "𝘮𝘶𝘨𝘯𝘢̀𝘨𝘩" 𝘦 𝘪𝘯 𝘝𝘦𝘯𝘦𝘵𝘰 𝘦 𝘪𝘯 𝘍𝘳𝘪𝘶𝘭𝘪 "𝘢𝘳𝘮𝘦ł𝘪𝘯") 𝘥𝘰𝘷𝘦, 𝘴𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘦, 𝘷𝘦𝘯𝘯𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘈𝘭𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘥𝘳𝘰 𝘔𝘢𝘨𝘯𝘰.


𝘐 𝘙𝘰𝘮𝘢𝘯𝘪 𝘭𝘢 𝘪𝘯𝘵𝘳𝘰𝘥𝘶𝘴𝘴𝘦𝘳𝘰 𝘪𝘯 𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢 𝘦 𝘪𝘯 𝘎𝘳𝘦𝘤𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘭 70-60 𝘢.𝘊., 𝘮𝘢 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘶𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘣𝘢𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘔𝘦𝘥𝘪𝘵𝘦𝘳𝘳𝘢𝘯𝘦𝘰 𝘧𝘶 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘰𝘭𝘪𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘳𝘢𝘣𝘪: 𝘪𝘯𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 "𝘢𝘭𝘣𝘪𝘤𝘰𝘤𝘤𝘰" 𝘥𝘦𝘳𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘢 𝘭𝘢𝘵𝘪𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘢𝘦𝘤𝘰𝘲𝘶𝘶𝘮 (𝘱𝘳𝘦𝘤𝘰𝘤𝘦) 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘢 𝘢𝘳𝘢𝘣𝘢 𝘢𝘭-𝘣𝘢𝘳𝘲𝘶̄𝘲.


𝘓'𝘢𝘭𝘣𝘪𝘤𝘰𝘤𝘤𝘰 𝘤𝘳𝘦𝘴𝘤𝘦𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘦𝘭𝘷𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘪𝘯 𝘯𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘪𝘯 𝘊𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘢 𝘣𝘦𝘯 4 000 𝘢𝘯𝘯𝘪. 𝘖𝘨𝘨𝘪 𝘦̀ 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘶𝘴𝘰 𝘪𝘯 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 60 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘪 𝘦 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘭𝘵𝘪𝘷𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘭𝘪𝘮𝘪 𝘤𝘢𝘭𝘥𝘪 𝘰 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘦 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘴𝘤𝘪𝘶𝘵𝘵𝘪.


Le foglie sono ellittiche generalmente larghe 8 cm. I fiori sono singoli ma fioriscono in gruppetti.


Possiede la caratteristica di autofertilità.

Il frutto generato da questa singolare pianta è l'albicocca, un particolare frutto carnoso che possiede un seme al suo interno.


Ha una dimensione che è compresa tra i 3,5 e i 6 cm; ha inoltre un colore variabile tra il giallo e l'arancione e presenta inoltre lievi sfumature rosse.

La buccia è inoltre vellutata. La polpa inoltre è molto tenera.


Varietà dell'albicocco


𝘈𝘭𝘤𝘶𝘯𝘦 𝘷𝘢𝘳𝘪𝘦𝘵𝘢̀: 𝘈𝘯𝘵𝘰𝘯𝘪𝘰 𝘌𝘳𝘳𝘢𝘯𝘪, 𝘉𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥'𝘐𝘮𝘰𝘭𝘢, 𝘉𝘰𝘤𝘤𝘶𝘤𝘤𝘪𝘢 𝘓𝘪𝘴𝘤𝘪𝘢, 𝘉𝘰𝘤𝘤𝘶𝘤𝘤𝘪𝘢 𝘚𝘱𝘪𝘯𝘰𝘴𝘢, 𝘊𝘢𝘧𝘰𝘯𝘢, 𝘊𝘢𝘯𝘪𝘯𝘰 𝘵𝘢𝘳𝘥𝘪𝘰, 𝘊𝘢𝘴𝘵𝘦𝘭𝘣𝘳𝘪𝘵𝘦, 𝘍𝘳𝘢𝘤𝘢𝘴𝘴𝘰, 𝘎𝘰𝘭𝘥𝘳𝘪𝘤𝘩 (𝘚𝘶𝘯𝘨𝘪𝘢𝘯𝘵), 𝘏𝘢𝘳𝘤𝘰𝘵, 𝘏𝘢𝘳𝘰𝘨𝘦𝘮, 𝘐𝘷𝘰𝘯𝘯𝘦 𝘓𝘪𝘷𝘦𝘳𝘢𝘯𝘪, 𝘔𝘰𝘯𝘢𝘤𝘰 𝘉𝘦𝘭𝘭𝘰, 𝘕𝘪𝘯𝘧𝘢, 𝘗𝘢𝘭𝘶𝘮𝘦𝘭𝘭𝘢, 𝘗𝘦𝘭𝘦𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘎𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘯𝘪𝘦𝘭𝘭𝘰, 𝘗𝘪𝘴𝘢𝘯𝘢, 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘪𝘤𝘪, 𝘙𝘶𝘣𝘺, 𝘚𝘢𝘯 𝘊𝘢𝘴𝘵𝘳𝘦𝘴𝘦, 𝘛𝘢𝘳𝘥𝘪𝘧 𝘥𝘦 𝘉𝘰𝘳𝘥𝘢𝘯𝘦𝘪𝘭, 𝘛𝘺𝘳𝘪𝘯𝘵𝘩𝘰𝘴, 𝘝𝘪𝘵𝘪𝘭𝘭𝘰.


Essendo l'albicocco un albero molto conosciuto, troviamo un vasto numero di varietà, aventi però una diffusione limitata e piuttosto ristretta, che lo compongono.


Tra le tante tipologie di albicocca possiamo trovare la Preole, una varietà coltivata in modo particolare in Campania. Possiamo ricordare la Reale di Imola: questa varietà veniva coltivata in Emilia-Romagna.


Infine a questo punto non possiamo non nominare la varietà chiamata Valleggina. Essa è conosciuta anche con il nome di albicocca di Valleggia e viene coltivata nel savonese.


L'esposizione dell'albicocco


L'esposizione sole non è una cosa da sottovalutare, infatti questa pianta necessita di una totale esposizione alla luce del sole per poter crescere nel migliore dei modi e poter quindi produrre frutti succosi e appetitosi.


Il sole deve raggiungere tutti i rami della pianta per poter avere un raccolto fruttuoso e più adeguato possibile.


L'albicocco e la fioritura


I fiori dell'albicocco sbocciano molto precocemente ed è importante ricordare che essi sono singoli, ma sbocciano generalmente raggruppati in gruppi che si trovano all'attaccatura delle foglie.


Possiedono rispettivamente 5 sepali e petali, variando dal colore bianco ad un colore rosato. L'impollinazione delle piante cosiddette sterili invece viene svolta in modo particolare dagli insetti.


L'albicocco e la concimazione


Per far in modo che la pianta dell'albicocco cresca nel migliore dei modi è necessario tener presente che essa perde una netta percentuale di energie.


Questo comporta che essa ha bisogno in modo continuo ma non troppo elevato di alcuni elementi per poter conseguire il fine desiderato: la buona crescita e riuscita dei frutti.

Gli elementi in questione sono l'azoto, il potassio e il calcio.


L'irrigazione dell'albicocco


Irrigare l'albicocco in modo corretto ed efficace è fondamentale per un frutteto di albicocco per supportarlo già dalle prime fasi di vita dello stesso.


È importante predisporre un'irrigazione automatica del frutteto per permettergli di crescere e conseguire poi alla maturazione di frutti.


È importante sottolineare però che questa pianta non tollera i ristagni d'acqua.


La potatura dell'albicocco


La pianta di albicocco non gradisce le potature particolarmente drastiche.

Essa si inizia a praticare dalle piante più giovani per dare loro una forma, ma non va comunque tralasciata; deve essere svolta in modo costante e continuo per poter dar risultati efficaci.


La potatura si effettua in modo particolare per far in modo da liberare la pianta dai rami in eccesso o rovinati e per favorire la raccolta dei frutti. Va svolta nel periodo invernale.


L'albicocco e le malattie


Le avversità che colpiscono l'albicocco sono molteplici, primi fra tutte i funghi che sono generati dall'umidità.


Tra i tanti tipi di funghi troviamo il corineo e la monilia.

Troviamo inoltre l'oidio o mal bianco.


Oltre a questo rientrano nella categoria della avversità anche particolari insetti che possono danneggiare in modo irreparabile la pianta sia a livello dei fiori sia al livello dei frutti, come l'afide, la cocciniglia bianca, la tignola.


Le particolarità dell'albicocco


Il frutto di questo albero è peculiare e molto importante perchè è ricco elementi quali magnesio, fosforo, ferro, calcio e potassio.


Proprio per queste sue proprietà viene utilizzato molto in ambito culinario, in particolare l'albicocca viene sfruttata nella preparazione di dolci.

Infine si è riscontrato come il consumo di questo particolare frutto vada a rafforzare in modo particolare il sistema immunitario prevenendo particolari e indesiderate patologie come il cancro.


La temperatura dell'albicocco


La pianta dell'albicocco benchè riesca a sopportare con risultati efficaci sia il freddo sia le temperature estremamente rigide, fiorisce molto presto.


Questo di conseguenza comporta che il frutto non sia in grado di reggere le gelate che possono verificarsi durante il periodo primaverile.


Questa è stata la causa che ha determinato l'espanzione di questa pianta soprattutto in luoghi dove primeggia il clima caldo con l'assenza o quasi di gelate.



Il rinvaso dell'albicocco


Il rinvaso dell'albicocco non è un'attività da sottovalutare, infatti esso è molto importante per la futura pianta.


Bisogna compire questa attività in modo altresì meticoloso e preciso per raggiungere i risultati previsti ed avere buoni resoconti a livello dei frutti.


Bisogna tener conto anche qui della tipologia e del drenaggio del terreno che si sceglie di utilizzare.


Deve avere un buon numero di radici per permettere l'attecchimento e deve essere innaffiato costantemente per non essiccare o non fa rovinare la pianta.


Bisogna inoltre scegliere un adeguato posto per rinvasare la piantina.


Il substrato dell'albicocco


Il substrato non è un elemento da sottovalutare perchè tramite esso si porta a compimento la buona o cattiva riuscita della crescita della pianta; esso è talmente importante che deve contenere in modo inderogabile delle precise caratteristiche, deve essere quindi fertile e di ottima qualità.


Si deve inoltre possedere un terreno abbastanza drenato per far si che esso non incorra in ristagni d'acqua, i quali sono la maggior causa di malattie per questa specifica tipologia di pianta.


𝘓'𝘢𝘭𝘣𝘪𝘤𝘰𝘤𝘤𝘢 𝘦̀ 𝘳𝘪𝘤𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘵𝘢𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘉, 𝘊, 𝘗𝘗, 𝘮𝘢 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘳𝘰𝘵𝘦𝘯𝘰𝘪𝘥𝘪, 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘶𝘳𝘴𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘈.


𝘋𝘶𝘦 𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘣𝘪𝘤𝘰𝘤𝘤𝘩𝘦 𝘧𝘳𝘦𝘴𝘤𝘩𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘪𝘴𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘭 100% 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘢𝘣𝘣𝘪𝘴𝘰𝘨𝘯𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘭𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘵𝘢𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘈 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘢𝘥𝘶𝘭𝘵𝘰, 𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘶𝘵𝘦 𝘦 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘪𝘵𝘢̀ 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘷𝘢.


𝘓'𝘢𝘭𝘣𝘪𝘤𝘰𝘤𝘤𝘢 𝘦̀ 𝘳𝘪𝘤𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘨𝘯𝘦𝘴𝘪𝘰, 𝘧𝘰𝘴𝘧𝘰𝘳𝘰, 𝘧𝘦𝘳𝘳𝘰, 𝘤𝘢𝘭𝘤𝘪𝘰 𝘦 𝘱𝘰𝘵𝘢𝘴𝘴𝘪𝘰, 𝘧𝘢𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰𝘯𝘦 𝘶𝘯 𝘢𝘭𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘳𝘳𝘪𝘯𝘶𝘯𝘤𝘪𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘩𝘪 𝘦̀ 𝘢𝘯𝘦𝘮𝘪𝘤𝘰, 𝘴𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰, 𝘥𝘦𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘦 𝘤𝘳𝘰𝘯𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘤𝘰.


𝘚𝘪 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘢𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘢𝘭𝘦𝘴𝘤𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘢𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭'𝘦𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘴𝘤𝘪𝘵𝘢 𝘦 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘯𝘪, 𝘮𝘢 𝘦̀ 𝘴𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘤𝘩𝘪 𝘴𝘰𝘧𝘧𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘭𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘳𝘦𝘯𝘢𝘭𝘪.


𝘐𝘭 𝘴𝘰𝘳𝘣𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘤𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘳𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘢𝘭𝘭'𝘢𝘭𝘣𝘪𝘤𝘰𝘤𝘤𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘦𝘵𝘢̀ 𝘭𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦.

𝘝𝘢𝘭𝘰𝘳𝘪 𝘯𝘶𝘵𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘮𝘦𝘥𝘪: 𝘤𝘢𝘳𝘣𝘰𝘪𝘥𝘳𝘢𝘵𝘪: 6,5; 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘪𝘯𝘦: 0,4; 𝘨𝘳𝘢𝘴𝘴𝘪: 0,1; 𝘢𝘤𝘲𝘶𝘢: 86,3; 𝘤𝘢𝘭𝘰𝘳𝘪𝘦: 28. 𝘗𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘦𝘥𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦: 94%; 𝘤𝘢𝘭𝘰𝘳𝘪𝘦 𝘢𝘭 𝘭𝘰𝘳𝘥𝘰: 26. 𝘝𝘪𝘵𝘢𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘈 (𝘳𝘦𝘵𝘪𝘯𝘰𝘭𝘰 𝘦𝘲𝘶𝘪𝘷𝘢𝘭𝘦𝘯𝘵𝘦 360 μ𝘨/100 𝘨 𝘱.𝘦.) 𝘗𝘰𝘵𝘢𝘴𝘴𝘪𝘰: 320 𝘮𝘨/100 𝘨 𝘱.𝘦.




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