Piantare un albero da frutto in maniera corretta รจ fondamentale per crescere alberi sani e rigogliosi. Si tratta di un dettaglio importante per ottenere grandi soddisfazioni nel frutteto familiare. Facciamo riferimento al frutteto familiare, poichรฉ, infatti, bisogna distinguere tra la messa a dimora di uno o pochi alberi e quella di un vero e proprio impianto a fini commerciali, magari nellโambito di unโazienda agricola.
I vivai che vendono alberi da frutto, di solito propongono ai loro clienti due tipologie di piante: alberi da frutto a radice nuda, che vengono venduti tal quali o al limite con una leggera zolla di terra contenuta in un sacco di juta o plastica; o alberi cresciuti in vaso, con il pane di terra.
Tra queste due tipologie cโรจ una netta differenza, per prima cosa economica.
Ma anche per quel che riguarda il periodo di messa a dimora.
Comโรจ ovvio, qualunque sia la vostra scelta, pretendete sempre di avere piante certificate dal vivaista.
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Gli alberi a radice nuda sono coltivati in piena terra e poi prelevati in prossimitร della stagione della vendita. Occupano meno spazio e hanno bisogno di minori cure del vivaista, per cui possono costare anche il 50% in meno. Di norma i giovani alberi a radice nuda sono astoni di 2 anni giร innestati. Oltre a quelli appena menzionati, esistono altri vantaggi nello scegliere alberi da frutto a radice nuda:
Sono piรน maneggevoli e leggeri. Possono quindi essere trasportati in modo agevole. Volendo possono essere spediti per corrispondenza con un minor costo per il cliente finale. Inoltre, anche una sola persona puรฒ metterli a dimora con facilitร
Hanno maggiore capacitร di attecchimento. A differenza degli alberi in vaso, il loro apparato radicale non deve trasferirsi dal terreno di crescita a quello definitivo.
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Anche gli alberi cresciuti in vaso perรฒ hanno dei vantaggi. Di solito infatti sono piรน grandi di etร , quindi se attecchiscono bene, vanno prima in produzione.
Il fattore etร incide anche sulla potatura di allevamento. Lโalbero in vaso infatti, ha giร subito diversi interventi di potatura, mentre in quelli a radice nuda รจ lโacquirente che deve intervenire e potare in maniera corretta.
I nostri nonni contadini, per valorizzare al massimo gli spazi a disposizione, creavano il frutteto misto, ossia un appezzamento piรน o meno grande in cui convivevano diversi tipi alberi. Questa scelta aveva diversi vantaggi:
si aveva sempre frutta fresca a disposizione del consumo familiare;
i rischi di una stagione negativa su una o piรน colture venivano compensati da raccolte abbondanti su altre cultivar;
si favoriva la biodiversitร in maniera del tutto spontanea.
Il frutteto misto รจ quello che in molti, oggi, chiamano food forest. Si tratta di uno spazio in cui la produzione dei frutti soddisfa le esigenze dellโautoconsumo, senza esercitare pressioni sullโambiente naturale.
In frutticoltura professionale, la tendenza รจ quella dโimpianti altamente specializzati e ciรฒ comporta elevati rischi. Pensiamo ad esempio a un agrumeto che viene colpito da una virosi come la tristeza degli agrumi; in poco tempo si rischia di mandare allโaria il lavoro di anni.
In un frutteto ad uso familiare un mix di specie fruttifere diventa una scelta quasi obbligata. Gli spazi a disposizione sono spesso limitati e non ha senso dedicare tutte le energie verso unโunica specie arborea.
Osservando il calendario della frutta distagione, risulta chiara la convenienza di avere prodotti freschi in tutti i momenti dellโanno.
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La scelta di quali alberi da frutto piantare nel nostro frutteto biologico parte dalla conoscenza delle diverse specie arboree.
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In agronomia la distinzione classica รจ quella tra drupacee e pomacee.
Le drupacee identificano gli alberi che producono come frutto una drupa, i principali sono:
Le pomacee invece raggruppano quelle piante che portano a maturazione come frutto un pomo, le piรน note sono:
Come vedete si tratta degli alberi da frutto piรน diffusi in Italia, con una grande tradizione nella frutticoltura mondiale.
Di queste cultivar esistono innumerevoli varietร . Nei vivai si trovano quelle piรน commerciali, derivanti da selezioni che sono state fatte nel tempo.
Per fortuna, nelle nostre campagne esistono ecotipi locali, che con una buona ricerca si possono recuperare e valorizzare. Un esempio lampante sono le varietร di mele accanto ai noti raggruppamenti quali Gแดสแด, Gแดสแด แดษด แด Rแดแด Dแดสษชแดษชแดแดs แด Fแดแดษช, abbiamo importanti varietร autoctone italiane tipo la famosa Mแดสแด Aษดษดแดสแดแด o Aสสแดษดแด แดษดแดขแด.
Accanto a drupacee e pomacee, categorie di cui fanno parte gli alberi da frutto piรน importanti a livello commerciale, ne abbiamo molti altri che si possono coltivare nel frutteto familiare.
Probabilmente sono gli alberi da frutto piรน amati dagli hobbisti, che non possono assolutamente mancare in un frutteto misto.
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Negli ultimi anni si stanno riscoprendo le piante da frutto antiche. Si tratta di quelle specie minori, ma che avevano una grande tradizione nella vita contadina.
Sono alberi dalle dimensioni ridotte, perfetti da coltivare in un piccolo frutteto o semplicemente nel giardino di casa.
Tra queste meravigliose piante ricordiamo:
Prugnolo
Biancospino
I frutti di bosco
Non tutte le piante da frutto si possono coltivare ovunque. Ci sono specie che hanno delle particolari esigenze climatiche, che perรฒ si possono sfruttare a proprio vantaggio.
Ad esempio, chi abita in collina o in montagna puรฒ cimentarsi nella coltivazione dei frutti di bosco.Si tratta di cultivar molto resistenti, che regalano piccoli e deliziosi frutti. Non hanno bisogno di molte cure e sono meno suscettibili ad attacchi di parassiti, sono quindi coltivabili da chiunque.
I piรน noti frutti di bosco sono:
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Non sempre si hanno terreni o spazi a disposizione per coltivare alberi da frutto di una certa dimensione. Ciรฒ non vuol dire che si debba rinunciare ad inseguire la propria passione. Unโalternativa รจ la coltivazione di piante da frutto in vaso, con le specie che meglio si adattano allโallevamento in vaso.
Ad esempio i piccoli agrumi, quali:
Coltivare in vaso ha anche il vantaggio, nei periodi piรน freddi, di poter spostare le piante in luoghi riparati. Gli agrumi sono coltivati in frutteti specializzati solo nelle regioni meridionali, ma la coltivazione in vaso fa superare questo limite.
Unโaltra pianta perfetta per una coltivazione limitata, ad esempio su un balcone o un terrazzo.
Nel caso si abbiano grandi spazi a disposizione, possiamo piantare alberi da frutto di grandi dimensioni.
Si tratta di specie arboree molto generose, ma coltivabili in collina e con spazio adeguato.
Tra gli alberi con queste caratteristiche, i piรน noti sono:
Spesso questi alberi sono coltivati in terreni con forte pendenza, in questo modo รจ piรน facile ottimizzare lo spazio.
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Per piantare un albero da frutto partendo col piede giusto si deve scegliere il periodo piรน adatto. Gli alberi a radice nuda si mettono a dimora nel periodo di dormienza ma, comโรจ ovvio, bisogna evitare le gelate. Per le maggior parte delle cultivar questo periodo di dormienza va da novembre a inizio marzo, prima dellโapertura delle gemme. Piantare un albero da frutto in questo periodo dร un enorme vantaggio alla pianta. Questa, infatti, ha il tempo di far attecchire il proprio apparato radicale, senza bisogno dโirrigazione e prima della ripresa vegetativa.
Questโaspetto, perรฒ, visto da unโaltra prospettiva potrebbe presentare degli svantaggi. Lโalbero a radice nuda, infatti, deve essere messo a dimora subito dopo lโacquisto (o comunque ha tempi piรน limitati). Il terreno, quindi, deve essere giร pronto. Gli alberi da frutto cresciuti in vaso si possono invece trapiantare durante tutto lโarco dellโanno. Eโ sufficiente evitare i periodi siccitosi e quelli di gelo. In genere, comunque, vengono messi a dimora a primavera.
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Il sesto dโimpianto altro non รจ che la distanza di piantumazione ideale tra un albero da frutto e lโaltro o tra un nuovo albero e gli altri giร presenti in giardino.
Questa distanza dipende da diversi fattori, primo fra tutti la cultivar prescelta.
Questo perchรฉ ogni tipologia di albero avrร , alla fine, un volume diverso.
Per approfondire questo discorso vi consigliamo di leggere i singoli articoli che abbiamo realizzato sugli alberi da frutto. Nello specifico vi abbiamo giร parlato di:
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In linea generale il substrato ideale per piantare un albero da frutto รจ quello di medio impasto. Devโessere fresco, ma senza la tendenza ai ristagni idrici, e con una buona dotazione di sostanza organica.
Il nostro terreno va curato per tempo. Per farlo possiamo praticare negli anni precedenti dei soveci di leguminose, o comunque possiamo non sfruttarlo con colture troppo esigenti.
In pre-impianto del frutteto, lโideale รจ effettuare, agli inizi dellโautunno, una concimazione organica con letame maturo, Humus di Lombrico o compost.
La sostanza organica va lavorata in superficie con la terra. Questo passaggio garantisce al frutteto le sostanze nutritive necessarie per il primo anno di crescita e oltre. Se il terreno perรฒ รจ troppo duro, sarร necessario far precedere alla concimazione, una vangatura profonda.
Questa lavorazione del terreno lo rende omogeneo allโimpianto del frutteto, consentendone una gestione razionale negli anni successivi.
Eโ anche vero che questa operazione non sempre รจ possibile o necessario. Per fare un esempio, potremmo semplicemente decidere di piantare solo uno o due alberi da frutto nel nostro giardino. In questo caso conviene ragionare piรน banalmente sulla preparazione della buca.
Le buche per piantare un albero da frutto dovranno essere abbastanza larghe e profonde. In questo modo le radici, nella loro crescita, troveranno terra morbida di riporto. Una buona misura รจ di 0,80 x 0,80 m di ampiezza e 0,60 di profonditร (piรน o meno due vangate). I primi 20-25 cm (terra di coltura) li rivolteremo da un lato usando la vanga, i 40 successivi li rivolteremo invece dallโaltro lato. I due lati saranno tenuti ben separati. Alla piantumazione si procederร in senso inverso, separando dal terreno di riporto eventuali zolle erbose, pietre o macerie.
Se non avete effettuato la concimazione del terreno, si puรฒ sistemare sul fondo della sostanza organica. Potete usare letame maturo, compost, Humus di Lombrico. La sostanza dovrร poi essere ricoperta con un leggero strato di terra.
Possiamo inoltre aggiungere della sostanza organica alla terra di riporto ricavata dallo scavo e che useremo per ricoprire la buca. Questo farร da nutrimento alla pianta nel primo periodo dellโattecchimento. Infine, se il terreno non drena bene, รจ lโoccasione per sistemare sul fondo ghiaia o argilla espans.
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ร arrivato il momento di piantare un albero da frutto, con la messa a dimora.
Vediamo in particolare come mettere a dimora un albero a radice nuda, con un procedimento classico.
Innanzitutto bisogna individuare il colletto del tronco (collare radicale), ossia il punto in cui il tronco si espande alla base dellโalbero.
Questo punto dovrร rimanere visibile dopo che lโalbero รจ stato piantato.
Bisogna poi pulire lโapparato radicale rimuovendo eventuali protezioni e zolle leggere. Se le radici sono troppo aggrovigliate provate con delicatezza a scioglierle.
Se qualcuna รจ troppo lunga e spessa, accorciatela pure.
Lโinzaffardatura
Prima di adagiare lโalbero nella buca potete usare lโantica tecnica dellโinzaffardatura. Questa consiste nellโimmergere le radici in un impasto semi-liquido ottenuto mischiando, in parti uguali, terra e letame fresco privo di paglia e diluito nellโacqua. Le radici possono rimanere immerse anche per un giorno. Ne trarranno grande beneficio al momento dellโimpianto e soprattutto alla ripresa vegetativa.
I sostegni
Predisporre un sostegno prima di sistemare lโalbero nella buca puรฒ essere dโaiuto. Questo devโessere costituito da un robusto palo in legno combinato con un laccio ampio e flessibile da legare alla metร inferiore dellโalbero. Il sostegno manterrร la pianta diritta e la proteggerร dal vento. Dopo lโeventuale zaffardatura e il sostegno, sistemare lโalbero nella buca ben dritto e col colletto in linea al terreno.
Riempire la buca
Iniziare a riempire con la terra per raggiungere il livello, procedendo nellโordine inverso allo scavo. Ossia, si usa prima il secondo strato piรน profondo, poi il primo, quello superficiale. I due strati, se avete seguito le precedenti istruzioni sulla preparazione della buca, saranno separati.
Eโ molto importante in questa fase compattare per bene la terra, man mano che si aggiunge il terriccio. Per aiutarci in questa operazione possiamo annaffiare durante il riempimento, sarร lโacqua stessa a compattare il terreno.
Riempita per bene la buca e compattato il terreno, procedere con unโultima abbondante annaffiatura.
La pacciamatura
Ulteriore consiglio che diamo รจ quello di usare la pacciamatura naturale mettere intorno alla pianta. Questa la proteggerร dal gelo e dallโerosione. Con la pacciamatura perรฒ รจ meglio non avvicinarsi troppo al colletto della pianta. Il consiglio รจ quello di lasciare almeno 10 cm di distanza. Lโaccumulo di pacciame proprio contro il tronco dellโalbero, infatti, puรฒ favorire lo sviluppo di funghi, anche patogeni. Alcuni esempi che abbiamo giร analizzato sono la bolla del pessco. Queste malattie nelle piante giovani possono causare gravissimi danni. Lasciando quindi, come consigliato, una zona libera alla base dellโalbero, riduciamo lโumiditร della corteccia e ne preveniamo la decomposizione.
Irrigazione e cure dopo il trapianto
Nel piantare un albero da frutto, le piante a radice nuda messe a dimora in autunno, di solito non hanno bisogno dโacqua durante i primi mesi. Anche nei mesi successivi ne richiederanno molto poca, poichรฉ le radici avranno avuto un buono sviluppo. Questo รจ vero se le condizioni ideali, con precipitazioni nella norma. In una primavera-estate molto siccitosa si dovrร ricorrere spesso allโirrigazione, soprattutto nel primo anno di crescita. Se il trapianto รจ avvenuto in primavera inoltrata, da un albero in vaso, lโapporto idrico dovrร essere ancora piรน sostenuto. In inverno invece, fate attenzione agli arrivi improvvisi del gelo. Una buona idea รจ predisporre unโadeguata protezione per i giovani alberi.
In generale, le piante giovani sono meno soggette agli attacchi di parassiti. Questi, perรฒ, possono rappresentare un serio problema quando le infestazioni sono estese. Tra i piรน comuni vi segnaliamo la cocciniglia,gli afidi, i parassiti del pesco, la mosca bianca, il rodilegno rosso e lecimici.
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La biologia fiorale รจ diversa per ogni albero da frutto. Le specie fruttifere hanno due tipi dโimpollinazione, ossia:
autoimpollinazione (autogama). Si ha quando il polline transita in modo diretto dallโantera di un fiore, allo stigma dello stesso fiore (fiori ermafroditi). Questo tipo di piante sono dette autogame;
impollinazione incrociata (eterogama). Ossia, quando il polline va dallโantera di un fiore, allo stigma del fiore di unโaltra pianta della stessa specie. In questo caso si tratta di piante allogame.
Il trasporto del polline viene solitamente operato:
da api e altri insetti impollinatori (impollinazione entomofila)
dal vento (impollinazione anemofila).
Il consiglio che diamo per favorire lโimpollinazione, anche nel caso di piante che si autoimpollinano, รจ di non avere esemplari unici della stessa specie botanica. ร sempre meglio avere piรน piante di varietร diverse. Ciรฒ ad esempio รจ obbligatorio per colture come Kiwi o Nocciolo che hanno bisogno del maschio impollinatore per produrre frutti. Molto spesso ci si domanda: โPerchรฉ il mio albero da frutto fa tanti fiori e non fruttifica?โ. La risposta nella maggior parte dei casi รจ semplice: โMancata impollinazioneโ. (da coltivazione biologica)